Descrizione Progetto
La volontà di realizzare un’architettura bioclimatica che utilizzi gli elementi naturali del sito (quali sole, vento, terreno e vegetazione), l’idea di un edificio termicamente efficiente in grado di soddisfare i requisiti di comfort termico indipendentemente dall’uso di impianti di climatizzazione e riscaldamento, l’utilizzo di materiali che differenziano il nuovo edificio dal contesto, l’approccio bioclimatico e la razionalizzazione della viabilità sono i caratteri distintivi del progetto. L’idea progettuale si snoda su tre punti fondamentali, che abbiamo ritenuto strettamente e fortemente necessari allo sviluppo dell’intervento in oggetto.
Trasparenza , legata al concetto e alla funzione stessa cui sarà destinato il nuovo edificio: la nuova sede della regione; trasparenza a nostro avviso indispensabile a far recuperare quella volontà di riconoscersi nella politica e nelle sue logiche attuative e decisionali, per avvicinare quanto più possibile la popolazione alle attività che vi si svolgeranno all’interno, eliminando quel distacco che attualmente rende gli edifici istituzionali inaccessibili ai più. Una permeabilità della struttura da parte dei cittadini che, data la particolare esposizione su tutti i lati dell’edificio, ne potranno verificare le attività interne da tutte le aree circostanti. La ricerca della “pura” trasparenza ci avrebbe portato però essenzialmente alla progettazione di una gigantesca “serra” e nient’altro, realizzazione che sarebbe stata senza dubbio dispendiosa sia da un punto di vista economico relativamente al maggior esborso iniziale, ma soprattutto relativamente alle maggiori spese di manutenzione e gestione di un edificio completamente vetrato, col le innumerevoli risorse economiche che ciò comporta. Per mitigare l’effetto scatola di vetro, alla nuova Sede della Regione Molise è stata applicata una “pelle” prestazionale, che funzionerà quale miglioramento energetico, in quanto reca all’interno un’intercapedine di isolamento termico atte a migliorare il risparmio energetico, a contenere l’inquinamento acustico e luminoso ed una copertura sulla quale sono integrati dei pannelli fotovoltaici in numero adeguato a garantire il fabbisogno energetico dell’edificio.
Integrazione nel contesto urbano. Tale opera pubblica sarà un intervento di eccellenza nonché volano di sviluppo per la riqualificazione architettonica, la rivitalizzazione economica e la valorizzazione culturale e sociale della città di Campobasso, insieme segno architettonico riconoscibile e rappresentativo di un impegno programmatico concreto della Regione Molise verso il capoluogo. Ulteriore punto fondamentale della nostra scelta progettuale, quindi, è stato come detto l’integrazione col contesto. A tal proposito, una volta sviluppato il concept, abbiamo modellato la sua “pelle” per rendere l’edificio quanto più possibile integrato con l’ambiente circostante ed i suoi molteplici salti di quota, senza perdere in alcun modo quella “identità” necessaria a render e un edificio istituzionale rapidamente riconoscibile dalla popolazione. Per avallare questo obiettivo, è stata pensata la realizzazione, nell’ area precedentemente occupata dal vecchio stadio romagnoli, di un parcheggio interrato; tale intervento è teso in primis all’eliminazione della pratica, attualmente in uso, di utilizzare l’area come parcheggio, al fine di migliorare l’aspetto del contesto ed allo stesso tempo portare delle entrate economiche al comune (che potrà darlo in gestione e ricavarne beneficio economico). Con la realizzazione del parcheggio sotto il vecchio romagnoli, è stata modificata in secondo luogo anche la viabilità esistente, in modo da garantire un perfetto utilizzo dell’area da tutti gli utenti della nuova sede della regione, sia al parco di nuova realizzazione, ma anche agli edifici adibiti ad abitazione circostanti ed alla casa circondariale. La nuova viabilità permetterà quindi una facile risoluzione ai loro problemi di parcheggio. I sensi di marcia non sono stati variati ad eccezione di via Trivisonno ma sono stati regolamentati in base alle nuove funzionalità. Inoltre, per garantire un facile e veloce accesso ai dipendenti assegnatari di posti all’interno della sede della regione, è stata realizzato un piccolo tratto di Zona a Traffico Limitato per chi scende da Viale Regina Elena che permetterà a questi ultimi di entrare in sede ed uscirne agevolmente senza gravare in alcun modo sulla viabilità. Sempre relativamente alla viabilità, per migliorare i flussi è stata progettata una rotonda all’incrocio tra via Trivisonno, Vai Monsignor Secondo Bologna e via Manzoni. La zona in questione, che risulta già interessata da imponenti flussi di traffico, sia di carattere urbano che di attraversamento, sarà sicuramente soggetta, con la esecuzione degli interventi previsti, ad un notevole incremento del traffico derivante dalla funzione stessa delle strutture da realizzare. Ciò in quanto nel sito si concentrerebbero una quantità non trascurabile di uffici e, di conseguenza, di utenti, che impone una razionale ed organica organizzazione della viabilità esterna alle aree interessate.
Rapporto con il parco . Per perseguire questo obiettivo, è stato sviluppato un disegno della pianta del parco con le relative funzioni e del piano terra del nuovo edificio in modo da poter interagire svilupparsi l’uno con l’altro. Per permettere ed avallare questa integrazione abbiamo liberato la parte frontale del piano terra del nuovo edificio in modo da far penetrare il parco fino alla corte centrale interna. La continuità spaziale tra questi due non sarà interrotta da percorsi carrabili, in quanto come già illustrato, le auto non attraverseranno in alcun modo il parco. Ciò farà sì che la percezione del parco sarà quella di un immenso spazio verde attrezzato, con molteplici spunti e attrattive quali aree gioco, teatro all’aperto e arre verdi dove rilassarsi. Il nuovo design della piazza che ne risulta, è un richiamo alle forme organiche del nuovo volume, forme che al loro interno integrano aree gioco per bimbi anche diversamente abili realizzate in materiali ecocompatibili e con un arredo urbano mai invasivo ma che asseconda e viene generato dalle curve del parco. Inglobate nel design complessivo, sono i torrini dei blocchi scala ed ascensori che portano al parcheggio interrato e che ben si integrano nel contesto del parco
Comune di Campobasso
2014
Di Girolamo Engineering s.r.l., Arch. Vittoria Iazzetti, Arch. Luigi Maresca
Progettazione
Concorsi