DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE | SCUOLA MEDIA STATALE “G.SALVEMINI | SAN SEBASTIANO AL VESUVIO

3_1 – Photo
DCIM102MEDIADJI_0923.JPG
DCIM102MEDIADJI_0939.JPG
DCIM102MEDIADJI_0916.JPG
DCIM102MEDIADJI_0921.JPG
DCIM102MEDIADJI_0932.JPG
3_3 – Photo
3_5 – Photo
3_6 – Photo
3_2 – Photo
3_4 – Photo
1_9 – Photo
1_7 – Photo
2
1_10 – Photo
1_8 – Photo

DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE | SCUOLA MEDIA STATALE “G.SALVEMINI | SAN SEBASTIANO AL VESUVIO

Il Territorio Comunale di San Sebastiano al Vesuvio si estende su una superficie di 2,65 Kmq, con una popolazione residente al 31.12.2022 di 8664 abitanti e una densità di popolazione di circa 3269.4 ab/Kmq. Situato sulle pendici del complesso vulcanico Somma-Vesuvio, confina da sud-sud ovest a nord-ovest con i Comuni di Ercolano, San Giorgio a Cremano e Napoli, rientrando nell’area metropolitana di quest’ultima; a nord con il Comune di Cercola, a est con Massa di Somma.

La scuola statale secondaria di primo grado “Gaetano Salvemini” è situata nella periferia sud-est del comune, a breve distanza dal centro storico e in una posizione facilmente raggiungibile da ogni punto del territorio comunale. L’ingresso principale affaccia su via Marino Falconi, in prossimità di Piazza della Repubblica. Invece sui restanti lati, il lotto in oggetto è adiacente ad altri lotti privati ad uso non residenziali aventi caratteristiche simili a quello in oggetto, sia dal punto di vista geometrico-dimensionale sia dal punto di vista strutturale.

Poiché la realizzazione è avvenuta prima dell’entrata in vigore delle norme antisismiche emanate a seguito del terremoto dell’Irpinia del 1980, il sistema strutturale fu progettato per resistere ai soli carichi statici verticali senza preoccuparsi dell’onere dell’assorbimento delle azioni orizzontali indotte da un sisma. Per tale motivo, così come si costruiva solitamente all’epoca, le fondazioni risultano isolate, prive cioè di collegamenti in entrambe le direzioni, e poste a quote sfalsate, mentre i telai non sono collegati parallelamente all’orditura dei solai. A seguito della Verifica di Vulnerabilità sismica della scuola “Salvemini” è stato constatato che la realizzazione degli interventi finalizzati a conseguire il valore stimato ξE da 0.90 a 0.60 sono particolarmente complessi ed interessano l’intero edificio, pertanto risulta conveniente sia dal punto di vista procedurale che economico procedere con azione di demolizione e ricostruzione.

Il fabbisogno scolastico è stato quantizzato dall’amministrazione nel numero di 588 alunni, suddivisi in 21 classi (con una media di 28 alunni l’una), in considerazione sia dell’attuale numero di iscritti alla scuola, sia della richiesta sul territorio comunale.

L’EDIFICIO E’ CLASSIFICATO NEARLY ZERO ENERGY BUILDING.

Il progetto parte dall’assunto fondamentale del forte ruolo pedagogico che può possedere l’architettura e, nel caso specifico di una scuola media, dalla sua capacità di generare spazi che aiutino i bambini a sviluppare questa fase della loro vita, in un’età dove si inizia ad essere sempre più coscienti ed indipendenti, e dove numerose attività richiedono spazi articolati e flessibili.

Le aule riservate alle attività didattiche, in ragione dell’attuale complessità dei metodi di insegnamento e della possibilità di prevedere materie facoltative ed extrascolastiche, sono concepite secondo le seguenti caratteristiche:

  • essere idonee allo svolgimento di diverse attività ed adeguarsi alla possibilità di variazioni degli arredi e delle attrezzature.
  • consentire lo svolgimento sia delle attività individuali, sia delle attività di gruppo.

Inoltre, gli ambienti di dimensioni più rilevanti, tra i quali ad esempio l’auditorium o i laboratori e la biblioteca, sono stati previsti al fine di poter essere utilizzati in modo polifunzionale anche al di fuori delle fasce orarie in cui è prevista l’attività didattica. L’intervento si sviluppa concependo gli ambienti delle aule e dei laboratori come stanze gravitanti attorno ad una “piazza” centrale che funge da luogo di incontro e interazione e dà spazio per lo sviluppo di attività comuni.  La scuola è pensata in modo da definire un confine tra gli spazi di sviluppo pedagogico e l’ambiente esterno, producendo, spazi introversi ma in grado di comunicare tra loro. Infatti, se le aule e i laboratori che circondano l’anello distributivo hanno modo di permettere l’”isolamento” dell’alunno o del gruppo di alunni, tramite le vetrate interne ed esterne si mantiene comunque un continuum visivo sull’intero organismo scolastico, rendendo comunicanti funzioni ed attività diverse.

Da un punto di vista funzionale, è presente un ingresso principale definito architettonicamente come un parallelepipedo scuro che si distingue dai toni giocosi e colorati della facciata, attraverso cui si accede all’atrio del piano terra, da cui si dirama l’anello distributivo, ben visibile dall’ingresso in quanto è stato pensato come totalmente vetrato sia per permettere alla luce naturale di illuminare lo spazio, ma anche per mettere in comunicazione le funzioni presenti al piano.

Quest’ultima caratteristica ha grande importanza perché, oltre ad un’aula, da qui è possibile accedere a tutta la zona amministrativa della scuola (segreteria, presidenza, sala professori, uffici di amministrazione), dotata di dedicati servizi igienici come prescritto da normativa, ma soprattutto ad alcuni degli ambienti che sono stati pensati per essere parte non solo della scuola ma anche della collettività: ovvero la biblioteca e l’auditorium.

Quest’ultimo, a cui si accede subito a sinistra dell’entrata principale, è definito da una sistemazione del “pubblico” tramite gradonata, un’ampia area palco rialzata e dotata di propria uscita di emergenza e servizio igienico, e dalla presenza di un blocco servizi sistemato al lato dell’auditorium vero e proprio in un fabbricato separato dal corpo principale della scuola.

La biblioteca invece, è corredata da un locale archivio separato dallo spazio principale ed è situata sul fondo della corte, a metà tra due dei tre corpi di distribuzione verticale della scuola, e vicino all’infermeria e ad un blocco di servizi igienici.

I piani superiori sono accessibili tramite tre corpi scala compartimentati, tutti dotati di uscita di emergenza verso l’esterno, o tramite due ascensori dimensionati per poter far accedere un utente disabile con il suo accompagnatore. Da uno dei corpi scala, al piano primo, parte una passerella in acciaio che serve a collegare il fabbricato della palestra (esistente e non oggetto di intervento) all’edificio di nuova costruzione.

Ai piani primo e secondo sono presenti le varie aule (tutte con una metratura ≥ 55 mq), i laboratori, dei depositi/ripostigli e due blocchi bagno per piano.

L’architettura svolge una funzione protettiva, ma al contempo è come una cittadella che offre luoghi di condivisione, capaci di produrre sovrapposizioni pedagogiche intercambiabili, a seconda delle possibilità che il clima e l’offerta educativa possono offrire, tramite la distribuzione spaziale e l’utilizzo di arredi multifunzionali.

Infine, un altro elemento di grande rilievo è il colore, che conquista gli spazi e definisce gli ambienti esterni ed interni della scuola. Ogni colore è portatore di sensazioni e significati particolari, dai colori caldi ed energici come il rosso e il giallo che rappresentano la forza espansiva della crescita, ai colori freddi che trasmettono sensazioni opposte, di intimità e raccoglimento.

L’edificio, il cui volume è definito da linee dritte e una forma regolare che hanno la funzione di massimizzare la distribuzione funzionale, viene riportato ad un aspetto più dinamico e divertente dal disegno della facciata, in cui è proprio la palette di colori pastello a fare da protagonista.

Committente:

COMUNE DI SAN SEBASTIANO AL VESUVIO (NA)

Importo Progetto

€ 9.619.064,89

Ruolo Svolto

Progettazione Definitiva | Esecutiva | CSP

Category:

Edilizia, Lavori in Corso, Nuove Realizzazioni, Recupero e Riqualificazione

Left Menu Icon